Medioevo Prossimo Venturo?


La degradazione dei grandi sistemi.

Ho iniziato a scrivere questo post dopo aver letto l’ennesimo l’articolo sui problemi derivanti dalla vetustà e dalla mancanza di adeguamento e manutenzione delle reti di distribuzione elettrica negli Stati Uniti. Un collega e amico mi aveva già segnalato i problemi analoghi delle reti italiane commentando, con una certa amarezza, la pubblicità di un operatore nazionale che recita “la storia siamo noi” .. Improvvisamente è esplosa la crisi “informatica” planetaria i cui effetti molti, in occidente, hanno dovuto affrontare.

Mi è tornato in mente a questo punto un libro che avevo letto da giovane ingegnere molti anni fa. Medio Evo Prossimo Venturo. Scritto nei primissimi anni Settanta del secolo scorso e rivisitato dopo sette anni; da Roberto Vacca* ingegnere. Erano anni di profonde crisi, sociopolitiche ed energetiche. Non ancora ambientali. Avvalendosi della sua esperienza professionale, non distratto dai social etc., l’autore mostra come “i successi della scienza e delle sue applicazioni non bastino a far funzionare i grandi sistemi”

Riporto, di seguito, alcune considerazioni dell’autore che fanno riflettere

“Scrissi questo libro nel 1970 e fu pubblicato nel 1971. A sette anni di distanza di novità ce ne sono parecchie:

  • La popolazione mondiale è cresciuta da 3,5 a 4 miliardi (nel1978. Ora ha superato gli 8 miliardi nda)
  • le condizioni di crisi e incertezza economica mondiali continuano con vicende alterne e si è fatto poco più che coniare il termine “stagflazione” per descrivere quello succede

Come commenterebbe oggi, l’autore, gli avvenimenti di questi ultimi anni e in particolare le “crisi sistemiche” degli ultimi giorni? Da parte mia posso solo segnalare che molti dei problemi da lui segnalati mezzo secolo fa sono ancora sul tappeto e, purtroppo, molti altri se ne sono aggiunti. Servono esempi?

“Molti ingegneri, direttori, ministri, amministratori non sospettano neanche l’esistenza di problemi sistemistici e credono che ogni situazione critica possa essere risolta radicalmente per mezzo di opere, manufatti o macchine speciali, cioè per mezzo di soluzioni tecniche o tecnologiche “da manuale” concepite singolarmente per fornire una sola prestazione o per ovviare a un solo inconveniente”

“E’ raro che qualcuno immagini che le prescrizioni dettate per risolvere un problema possano contraddire quelle alle quali si ricorre per risolvere un problema contiguo”

Essendo il volume fuori commercio mi permetterò di riportare altri passaggi del testo nei successivi post per permettere ai lettori di commentarli.

2 pensieri riguardo “Medioevo Prossimo Venturo?

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  1. «mi sono reso ancor più pienamente conto di quanto ottuso, meschino e negativo sia stato il governo delle umane cose in tutti questi anni. Problemi estremamente seri che già avevano investito il mondo intero, sono rimasti negletti, e l’importanza di altri non meno preoccupanti, che si vedevano sorgere, è stata incredibilmente minimizzata» Aurelio Peccei-1983

    Cosa direbbe oggi?

  2. “Molti progettisti di sistemi segmentano il problema principale in problemi parziali, ciascuno dei quali è risolvibile con tecniche relativamente semplici e basate su ipotesi di linearità (semplice proporzionalità degli effetti alle cause) mentre tutte le questioni relative al funzionamento integrato e simultaneo di queste varie parti sono relegate alla responsabilità della cosiddetta “interfaccia” (apparecchiature di adattamento, di intercomunicazione e di traduzione) il progetto della quale (forse proprio a causa della sua difficoltà) riceve attenzione spesso molto minore di quella dedicata alla soluzione dei problemi parziali citati”. (Robert Vacca – 1971)

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