Federico Fubini, nella sua newsletter Whatever it takes di oggi, ha sollevato dubbi fondamentali sul Ponte sullo Stretto di Messina. Non contesta l’idea, ma il metodo:” un progetto vecchio di vent’anni, rilanciato senza aggiornamenti né trasparenza, con costi che superano di molte volte quelli di opere simili all’estero”. Alcuni dati forniti:
- Costo stimato: 13,5 miliardi di euro
- Veicoli necessari per rientrare nei costi in 30 anni: 31 milioni/anno (oggi sono circa 3 milioni)
- Confronto: il tunnel sotto la Manica registra 2 milioni di transiti/anno

Negli scorsi anni ho tenuto presso OIM ( Ordine Ingegneri Milano) un corso dal titolo “Introduzione al pensiero lungo”, rivolto a imprenditori e professionisti. Abbiamo discusso di visione strategica, sostenibilità economica e responsabilità intergenerazionale. E abbiamo toccato un tema che mi sta a cuore da oltre vent’anni: l’analisi del costo del ciclo di vita nelle infrastrutture pubbliche.
Il mio obiettivo non è demolire le ambizioni, ma porre ragionevoli dubbi a chi crede che basti una grande opera per generare sviluppo. Senza una valutazione seria dei costi di costruzione, manutenzione, gestione e dismissione, ogni infrastruttura rischia di essere un monumento all’illusione.
Domande per economisti, ingegneri e decisori pubblici:
- Perché il costo del ciclo di vita (LCC) è ancora di fatto ignorato nella progettazione italiana?
- Come possiamo rendere il “pensiero lungo” una prassi, non un’eccezione?
- Quali strumenti servono per valutare l’impatto reale di un’opera?
Il Ponte sullo Stretto non è solo un’opera ingegneristica: è uno specchio del nostro modo di pensare il futuro. Dopo cinquant’anni di annunci, rinvii e progetti riciclati, resta una domanda sospesa: vogliamo costruire infrastrutture o illusioni?
Mi piacerebbe aprire un confronto serio, tecnico e culturale. Perché il futuro si costruisce con metodo, non con slogan.
#PensieroLungo #LifeCycleCosting #Infrastrutture #Economia #Ingegneria #Sostenibilità #PolicyDesign #InvestimentiPubblici #LinkedInDebate #OIM
Dopo anni di corsi sul calcolo del Life Cycle Costing, sento il bisogno di ribadirlo:
Il “pensiero lungo” non nasce per insegnare formule, ma per richiamare gli addetti ai lavori a un metodo. Un metodo che antepone la visione strategica alla contabilità, la responsabilità intergenerazionale alla logica del breve termine.
Il LCC è uno strumento, non un fine. E senza una cultura del metodo, anche il miglior strumento rischia di essere ignorato o frainteso.
#PensieroLungo #MetodoPrimaDelleFormule #LCC #InfrastruttureResponsabili