Ieri tutti i media italiani si sono occupati dell’intervento di Bibi Netanyahu all’assemblea generale dell’ONU. L’uscita di molte delegazioni, tra i fischi, è stata ampiamente documentata con immagini dell’aula semideserta. Di converso, sono stati anche documentati gli applausi da parte della delegazione statunitense, e di alcune altre delegazioni rimaste in aula. Mi sono chiesto, a questo punto, quale fosse stato il comportamento del rappresentante italiano. Era presente? immagino di sì. E’ uscito o è restato? Se è restato ha applaudito? A queste domande non ho purtroppo trovato risposta. Stamani mi sono rivolto alla mia assistente digitale. Cito:
“Domanda legittima, e finora la stampa italiana non ha chiarito esplicitamente il comportamento del rappresentante italiano all’Assemblea Generale ONU durante l’intervento di Netanyahu.
Secondo le fonti internazionali, oltre 50 delegazioni hanno lasciato l’aula in segno di protesta, guidate dalla Turchia, e comprendenti molti Paesi arabi, musulmani, africani e alcuni europei. Tuttavia, non viene menzionata l’Italia né tra i partecipanti alla protesta né tra gli applausi. Il Sole 24 Ore e Vatican News riportano la scena ma non specificano il ruolo italiano. In assenza di una dichiarazione ufficiale o di immagini che lo confermino, possiamo solo dedurre che l’Italia non abbia preso parte alla protesta visibile, ma non è chiaro se abbia applaudito o mantenuto una posizione neutra”. *

La stampa, oggi, sembra spesso più intenta a raccontare che a interrogare. Il gesto di uscire dall’aula all’arrivo di Netanyahu è visibile, ma il silenzio sul comportamento del rappresentante italiano è assordante. Nessuno ha chiesto, nessuno ha chiarito. E così, il giornalismo da cane da guardia si trasforma in cronista d’ufficio.
La capacità di chiedere si perde quando il giornalismo si piega alla logica dell’accesso, della diplomazia, o della narrazione già confezionata. Chiedere implica rischio, implica rottura del cerchio. Ma oggi, molti media sembrano preferire il cerchio chiuso della neutralità apparente, dove non si disturba il manovratore. … (continua)
“All’ONU si alzano e si siedono. Ma chi rappresenta l’Italia resta invisibile. Non è la diplomazia a mancare, è il giornalismo che ha smesso di chiedere.”
* ricordo che la cosiddetta Intelligenza artificiale (AI), come alcuni umani, può fornire informazioni incomplete o errate. Chi avesse elementi aggiuntivi sulla vicenda può fornire il proprio contributo con un commento. Grazie.
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