Molti ci dicono cosa potremmo fare con la (loro) tecnologia. Pochi ci ricordano cosa dovremo fare, solo ed unicamente, con la nostra intelligenza e razionalità.
La tecnologia ci rende più “smart”, la conoscenza e l’esperienza ci rendono più intelligenti e razionali. Non è la stessa cosa.
In base alla natura e alla complessità del progetto spetta anche a noi valutare e scegliere tra:
Il più importante e il più urgente: la strategia o l’obiettivo, l’opportunità o il rischio, il comando e controllo o la prestazione.Quali parametri e indicatori adottare: la media o la distribuzione di probabilità, Il risparmio iniziale o il costo finale, la soddisfazione del cliente o quella dell’utente. Quali rapporti stabilire: la realtà o l’apparenza, la collaborazione o l’inganno.
Abbiamo le idee chiare? E le competenze? Non dimentichiamo di iniziare con una attenta autovalutazione.
Riconoscere di non avere alcune delle competenze necessarie per affrontare una nuova sfida ed investire nella propria formazione, può essere la scelta vincente. Decidere di utilizzare l’esperienza di un consulente, per impostare una strategia o affrontare la valutazione dei rischi, non mortifica la nostra leadership, né il prestigio della nostra organizzazione; tutt’altro!
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