Perseverare è diabolico?


Ancora oggi, nel tempo del cambiamento esponenziale, il mito della Crescita e del PIL (prodotto interno lordo) rimane un imperativo categorico e impegnativo, ora, per tutte e tutti ..

Se ne sente parlare giornalmente da parte di politici, amministratori, esperti che si compiacciono di un aumento percentuale dello zero virgola .. e prevedono per il futuro variazioni in più o in meno a seconda delle politiche economiche, sociali, industriali che saranno attuate.

Eppure già, ed ancora, all’inizio del secolo (2004) dopo 30 anni di allarmi e polemiche qualcuno scriveva*

* OBIETTIVO DECRESCITA – A cura di Mauro Bonaiuti – Editrice Missionaria Italiana – 2004

Il tentativo di tornare al passato per risolvere le contraddizioni che caratterizzano la nostra società tecnologica è stato già descritto ed inquadrato, a livello filosofico, come utopico. Si parla di Retrotopia. Certo, è utopico cercare di risolvere i problemi utilizzando gli stessi strumenti e indicatori che hanno contribuito a crearli. Le affermazioni polemiche, quanto mai attuali, sul rapporto causa effetto tra cambiamenti climatici, emissioni in atmosfera, denatalità, immigrazione e aspettativa di vita, della nostra società sono sempre viste in funzione del loro effetto sul PIL e sulla Crescita. Con tutto il rispetto per gli economisti, i politici e una classe dirigente mediamente distratta o indifferente, ritengo che, utopie a parte, perseverare in questo caso sia almeno inutile e dannoso.

2 pensieri riguardo “Perseverare è diabolico?

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  1. Progenie a parte (la citazione è ben nascosta agli occhi dei non eletti), temo che tra gli “struzzi” che nascondono la testa sotto la sabbia e la generazione TikTok, la maggioranza degli “aventi diritto” preferisca il caldo conforto della copertina di Linus, qui rappresentata da un modello familiare seppur dal finale scontato, al rischio di un’avventura fuori dagli schemi.
    Ai giorni nostri, Cristoforo Colombo si sarebbe probabilmente limitato a polemizzare sui social, taggando i terrapiatisti suoi antagonisti, anziché imbarcarsi in prima persona per dimostrare le proprie convinzioni.

    1. A proposito di Cristoforo Colombo. “Uncharted waters” ebbe l’onestà di affermare, qualche anno fa, un noto banchiere centrale. La situazione ora non è cambiata; anzi, le acque sono attualmente anche molto agitate. Chi se la sente di ridurre la “velatura” prima che la tempesta rompa gli alberi?

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