Il ciclo del progetto e quello dell’opera


Sento a volte gli addetti ai lavori, ed anche qualche esperto, confondere il ciclo di vita del progetto con il ciclo di vita dell’opera da realizzare. Le rispettive durate sono, ovviamente, molto diverse (alcuni anni per il progetto, alcuni decenni per l’opera). Quando il progetto è terminato, l’opera inizia la propria vita utile. Ciò provoca non pochi equivoci, inefficienze e costi imprevisti.

Anche a livello sociopolitico, mutatis mutandis, si tende spesso a confondere il ciclo di vita del progetto elettorale, che si esaurisce in alcuni mesi, con quello del progetto politico, la cui implementazione implica una durata di alcuni anni. Quando il progetto elettorale si conclude, inizia il progetto politico, di maggiore complessità e durata. Molti si concentrano sulla prima fase, che tendono a riproporre frequentemente, senza mai arrivare a realizzare compiutamente la seconda, che richiede maggiori risorse, capacità e competenza. Anche in questo caso l’equivoco è origine di rischi, inefficienze e costi imprevisti. Su scala locale, nazionale, a volte anche globale.

Una risposta a "Il ciclo del progetto e quello dell’opera"

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  1. Non a caso, nei progetti che ho seguito, ho sempre confutato la consuetudine – peraltro troppo comoda – che un progetto sia concluso a “fine opera” o a data fattura.
    Un progetto, in quanto tale, dovrebbe includere il “servizio post-vendita”, ovvero il ciclo di vita dell’opera stessa. Le modalità ovviamente dipendono dal tipo di progetto (grandi opere, costruzioni, intangibili, …) ma il solo fatto di coinvolgere una terza parte (il post-vendita, la manutenzione, …) che, come prima tappa, obbligatoria, deve esaminare tutta la documentazione vedendola per la prima volta, avendo molto probabilmente bisogno di coinvolgere il responsabile progetto dell’epoca per chiarimenti, rappresenta un’inefficienza ed una sorgente di errori e costi potenziali non trascurabile.
    Chi meglio del responsabile progetto può essere efficace ed efficiente nel risolvere i problemi che dovessero apparire durante il ciclo di vita dell’opera? Ma ancora meglio, sapendo di essere responsabile anche del ciclo di vita dell’opera, sarà ancora tentato di trascurare potenziali rischi a lungo termine al fine di non impattare i suoi indicatori a breve termine: data di consegna e costi di realizzazione?

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