La conoscenza del bene e del male


Un tema di grande attualità, dalla genesi ai giorni nostri

In quei giorni il serpente era il più astuto di tutti gli animali“.. (Genesi 3,1-20) Ricordate questo brano del vecchio testamento? Il frutto proibito; la tentazione; l’inganno; lo scarico delle responsabilità; la scoperta di essere nudi, impresentabili..

Volendo attualizzare l’allegoria, per continuare a riflettere sul tema apparentemente ignorato dai più, che tuttavia continua a riproporsi anche nel terzo millennio, restando sostanzialmente irrisolto; chi o cosa rappresenterebbe meglio, oggi, il ruolo dell’astuto serpente?

2 risposte a "La conoscenza del bene e del male"

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  1. Più che un commento, aggiungerei una domanda: in un’epoca in cui siamo decisamente meno pudici, cosa significa oggi essere “nudi”, ovvero impresentabili?

  2. Per sentirsi “nudi”, impresentabili, bisogna trovarsi di fronte ad una autorità assoluta ed aver disatteso un ordine chiaro e categorico. Nella nostra civiltà una tale situazione non è frequente. Credo tuttavia che ancora qualcuno, di fronte all’autorità della propria coscienza si senta impresentabile, anche se raramente lo ammetterebbe. Per questo è necessario attualizzare l’allegoria ed il linguaggio, altrimenti il tema sarà sempre più ignorato. Oggi, di fronte ai nuovi idoli ci si sente al massimo inadeguati…

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