PUBBLICA CONSULTAZIONE APERTA FINO AL 09 FEBBRAIO 2021 L’obiettivo della consultazione è raccogliere i pareri dei portatori d’interesse riguardo alle modalità di revisione della direttiva sulle energie rinnovabili
Nell’ambito del Green Deal per l’Europa, la Commissione Europea si è impegnata a intensificare l’azione sui cambiamenti climatici e valuterà in che modo le emissioni di gas serra dell’UE potrebbero, responsabilmente, essere ridotte di almeno il 50-55% entro il 2030.
Lo scopo di questa consultazione è il seguente:
- valutare in che misura le norme dell’UE sulle energie rinnovabili [contenute nella direttiva (UE) 2018/2001] possono contribuire a rafforzare l’ambizione dell’UE in materia di clima;
- esplorare i modi per accelerare la transizione verso un sistema energetico più integrato, come stabilito nelle strategie dell’UE per l’integrazione del sistema energetico e per l’idrogeno
La Commissione lavora attualmente al riesame e alla revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, al fine di garantire che le energie rinnovabili contribuiscano al conseguimento dell’obiettivo più ambizioso in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GES) previsto per il 2030 dal Piano degli obiettivi climatici 2030, nonché per attuare le misure proposte nelle strategie per l’integrazione dei sistemi energetici e per l’idrogeno, nell’iniziativa “ondata di ristrutturazioni” e in altre iniziative adottate in virtù del Green Deal europeo. L’obiettivo della consultazione è raccogliere i pareri dei portatori d’interesse riguardo alle modalità di revisione della direttiva sulle energie rinnovabili. Nella prima fase, la consultazione viene pubblicata in inglese. Le traduzioni nelle altre lingue dell’UE saranno disponibili a partire dal 9 dicembre 2020.
Informazioni sulla consultazione
Periodo per l’invio di commenti17 Novembre 2020 – 09 Febbraio 2021 (mezzanotte (ora di Bruxelles))ArgomentoEnergia
Destinatari
Autorità pubbliche, imprese, comprese le piccole e medie imprese, associazioni industriali, organizzazioni di consumatori, associazioni di lavoratori, ONG, organizzazioni ambientaliste, società di consulenza, personale accademico, gruppi di riflessione, altri portatori d’interesse e cittadini.
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