L’insidiosa leggerezza della media


Giudicate rischioso attraversare a piedi un corso d’acqua di profondità media 1 metro?

Ormai da mesi leggiamo notizie sulla evoluzione della “pandemia” con riferimento ai vari indici, studi di importanti centri universitari, risultati “promettenti” nella affannosa ricerca di vaccini e farmaci.

Lo sappiamo, le notizie servono anche ad “indirizzare” l’Opinione, e vengono diffuse e dimenticate nel giro di poche ore, a seconda delle esigenze del momento. Sarebbe fuori luogo commentare in questa sede la stucchevole sequenza giornaliera di indicatori e grafici in calo, in aumento, in calo, in aumento, stazionari, etc. Una “doccia scozzese” in piena regola. Appare invece doveroso mettere in guardia dal disinvolto uso della media, quella del pollo di Trilussa, adottato per attrarre il lettore distratto o pigro, che generalmente si limita a leggere ed ascoltare i titoli. Ad esempio, per l’indice Rt che stabilisce il rischio di diffusione del contagio, viene ultimamente messo in evidenza il tranquillizzante valore medio nazionale, leggermente al disotto della soglia di attenzione. Poco importa se, proseguendo nella lettura, si scopra che, in varie regioni, tale indicatore sia invece ben superiore. Certo, l’economia ed il turismo hanno le loro pressanti urgenze, difronte alle quali l’importanza della logica passa al secondo posto. Questa è una delle contraddizioni della nostra società tecnologica. La stessa “semplificazione statistica” è adottata anche a livello delle emergenze ambientali. Vengono comunicati gli aumenti di temperatura media globale, registrati per il riscaldamento atmosferico (un paio di gradi C°). Purtroppo, l’aumento delle temperature locali è molto superiore alla media (fino a 7 – 10 C°) in alcune regioni, ad esempio le calotte polari. Avendo citato più volte Trilussa e la sua sagace interpretazione della statistica, non resta che rinnovare a tutti, in particolare ai più giovani, il suggerimento di approfondire le notizie, andando oltre i titoli e i comunicati. Da qualsiasi fonte esse provengano.

Per quanto riguarda il comportamento da assumere nella valutazione dei rischi, nella pandemia e in generale, appare opportuno ispirarsi, seguendo il consiglio di alcuni esperti illuminati, non tanto ai valori medi degli indicatori ma ai più tradizionali principi di Ragionevolezza e di Prudenza, che dovremmo ancora avere nel nostro DNA. Almeno in attesa che la fantastica intelligenza artificiale ci fornisca ulteriori “strumenti avanzati”.

Non attraversate, camminando a piedi, un corso d’acqua di profondità media 1 metro, soprattutto se non sapete nuotare!

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